TOC TOC, il nuovo musical per Milano

Toc Toc – A time for Musical

Pronti ad entrare in teatro?

Dal 7 marzo sarà in scena a Milano, al Ventaglio Teatro Nazionale – Officine Smeraldo, lo spettacolo Toc Toc A Time for Musical. Interprete principale è Manuel Frattini, il testo e la regia sono del ventenne Mauro Simone, la coreografia di Gillian Bruce e la direzione musicale di Giovanni Maria Lori, che ha curato anche la composizione di alcune musiche inedite all’interno dello spettacolo. Da segnalare gli altri interpreti: Lena Biolcati, Lynn Jamieson, Mauro Simone, Alessia Duca, Angelo Di Figlia, Marta Belloni, Nicola Berrettoni, Andrea Borin, Andrea Cerchia, Valentina Corrao, Noemi Garrini, Sonia Moscatelli, Valentina Piccione, Antonio Santandrea, Ilaria Suss. E lo staff che ha curato la produzione: assistente alla regia Alfonso Lambo, l’assistente alle coreografie Ilaria Suss, per gli arrangiamenti musicali Marcello De Toffoli, partecipando anche alla composizione di musiche inedite, liriche inedite Stefano D’Orazio, costumi Paola Brunello, la scenografia Mauro Simone e Massimo Falsetta Spina, disegno luci Raffaele Perin.

LA TRAMA

La scena si apre nell’abitazione di un artista di Musical, Manuel, che è in ritardo ad un importante appuntamento con un personaggio di cui non si conosce l’identità…Forse si tratta di un appuntamento di lavoro? Forse si tratta della produzione di un nuovo Musical? Non è dato saperlo, poiché Manuel viene continuamente fermato, sul ciglio della porta mentre sta per uscire, da insoliti personaggi: dalla petulante inviata della nota rivista « Spaccate Americane », dall’incontenibile Zia Gidda pronta a riempirlo di « affettuosi regali », dalla domestica pasticciona Cesira e persino dai suoi amici, che si presentano per una festa a sorpresa…

E intanto il tempo passa, inesorabile, finché l’appuntamento con il misterioso personaggio è irrimediabilmente sfumato. Manuel si ritrova con la sua migliore amica e decide, mentre pensa al passato e sogna il futuro, di organizzare uno spettacolo.

E’ il primo giorno di prove, e tutto sembra procedere bene, ci sono gli artisti, i costumi, il coreografo… manca solo un produttore, ma di questo Manuel non si preoccupa, poiché è sicuro che prima o poi la fortuna « busserà alla porta ». Nel frattempo, il personaggio dell’appuntamento cerca nuovamente di mettersi in contatto con Manuel, ma la domestica Cesira continua a mettersi d’intralcio… finché un giorno bussano davvero alla porta non uno, bensì due impresari: sembra proprio che la produzione di un nuovo Musical si possa fare, ma… qualcosa, di nuovo, modifica i piani.

Lo spettacolo si presenta come un prodotto esclusivamente made in Italy rafforzato anche dalla giovane età del cast, la cui aspirazione è formare una nuova Compagnia di Teatro.

L’elemento centrale del Musical è il Caso, sono le probabilità, che un evento e/o una serie di eventi possano accadere o non accadere generando così ulteriori concatenazioni di avvenimenti. Il simbolismo, anche scenico, del Caso è reso attraverso le porte, sempre colorate in tonalità sgargianti, queste si aprono, si chiudono a volte restano non del tutto aperte o non del tutto chiuse. Quello spiraglio può dar luogo a delle speranze, ad ansia o anche a tensioni incontrollabili. La scelta metateatrale della messa in scena crea un ponte fra la rappresentazione, gli attori e gli spettatori, perché la casualità non è monopolio solo delle vite di coloro che con assiduità frequentano il palcoscenico o degli abitanti di quel magico mondo, che è il teatro. Essa investe la vita di ciascun individuo e ne condiziona, o comunque, influenza le decisioni – anche quelle più comuni – rendendo metateatrale la vita stessa, senza incorrere nel rischio di esagerazioni.

Ci sono tutte le premesse (un cast giovane e motivato, una produzione « sperimentale », che potrebbe richiamare alla mente il circuito Off-Broadway per il tentativo innovativo e di indipendenza di cui si rende portavoce e un soggetto frizzante) perché questa rappresentazione riesca anche nell’impresa più dura: imprimere al mondo italiano del Musical uno scossone, uno sprint così da renderlo più spumeggiante e meno approssimativo.

Nel leggere il cartellone e soprattutto la trama viene in mente un vecchio film sul baseball Bull Durham gioco a tre mani, soprattutto la scena in cui il navigato allenatore, per motivare un bravo, ma inesperto giocatore, gli trasmette un’antica regola del baseball: « Il baseball è un gioco semplice: un giocatore lancia la palla, un altro riceve la palla e qualche volta…piove ».

Buon spettacolo a tutti

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