F.A.R
L’ultima creazione di Wayne McGregor presentata a Londra lo scorso mese di novembre s’intitola F.A.R. Nuove tecnologie e danza si amalgamano in uno scenario high-tec. Il coreografo ha acquisito negli ultimi anni una grande notorietà proponendo una gestualità complessa, specchio del caos dell’epoca contemporanea.
Come proposito generale F.A.R vuole ispirarsi all’Illuminismo. Ma scegliendo un approccio semplicistico, il pubblico difficilmente ritrova dei riferimenti storici a quest’epoca culturale.
Il solo elemento che puó ricondurci ai Lumi é il dispositivo luminoso sofisticato piazzato sul fondo della scena.
La comprensione del genio di McGregor dovrebbe passare per un approccio e una riflessione più profonda. Lo spirito che anima il lavoro coreografico é paragonabile all’acutezza che animava le grandi personalità del sec. XVIII. Il suo stile coreografico é il risultato di una ricerca sistematica sulle possibilità d’articolazione del corpo umano.
Ricerca sistematica nel senso in cui la sua estetica s’impregna di una forte razionalità, ogni movimento é studiato minuziosamente e eseguito precisamente, la sua creazione niente lascia al caso dato che ogni parte del corpo umano partecipa alla costruzione della sua » Enciclopedia » corporea.
I danzatori sono sublimi, le loro energie accattivanti. Ma come all’epoca dei Lumi, periodo culturale in cui i sentimenti e le teorie dell’immaginazione hanno avuto il loro riconoscimento ufficiale, cosí la danza di Wayne McGregor ci trasporta in un viaggio immaginario personale in cui ciascuno puo ritrovarsi e lasciaisi trascinare verso universi lontani. La corporeità dei danzatori si trasforma in pura energia trasformandosi in un filo immaginario creatore di scenari e di nuove suggestioni.
La bellezza di questo balletto é senza dubbio eccezionale.