Ha, Ha

Ha, Ha, figura onomatopeica che manifesta la risata diviene per Maguy Marin il titolo e l’emblema della sua ultima creazione che coincide anche con l’inaugurazione del suo nuovo centro coreografico a Rilleux-le -Pape alla periferia di Lione.

La coreografa non ha perso ancora una volta il suo stile e la sua profonda sensibilità verso i temi che caratterizzano la nostra società.

Che senso ha la risata, quali sono i suoi veri effetti? Provocazione, senso di nullità, ma anche inganno e frustazione talvolta.

Questi sono i sentimenti che emergono sulla scena in cui sono protagonisti quattro donne e tre uomini vestiti elegantemente di nero che per circa un’ora – sostenuti dal ritmo incalzante di un metronomo – danno vita ad uno scambio di risate, intervallate da parole e frasi che fanno parte della nostra quotidianità.

Ma ciò che rende ad Ha, Ha, la sua connotazione e in un certo senso il suo significato sono le circa 40 silhouettes situate sul palcoscenico che cadono via via una alla volta per terra al susseguirsi delle risate.

E’ dunque questo il senso implacabile della banalità, uno stato che ha talmente la forza di abbattere e indebolire gli individui fino talvolta a distruggerli.

Paris, Théâtre des Abbesses, le 4 Mars 2008

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