Nieuwzwart

Dopo Spiegel spettacolo presentato nel 2008 e summa degli spettacoli creati insieme alla sua precedente compagnia, Ultima Vez, Wim Vandekeybus volta pagina e apre un’altra era. NieuwZwart rappresenta il primo spettacolo concepito con un nuovo gruppo di artisti, composto da giovani danzatori, dai 20 ai 30 anni e provenienti per la maggior parte dall’Est.

Supportato dai testi di Peter Verhelst e dalle musiche di Mauro Pawlowski il coreografo belga ha messo in scena uno spetttacolo appassionante che colpisce soprattutto per la sua capacità di lasciar spazio all’improvvisazione dei danzatori, ciascuno con la sua propria sensibilità sensibilità e il loro background psicologico.

Il vero protagonista é l’inconscio, la parte più nascosta di ciascun essere umano che in quest’opera si rivela in tutta la sua forza, la sua parte più istintuale e selvaggia.

Infatti si assiste a un crescendo, via via più forte ed intenso, a partire dal momento in cui lo spettacolo inizia a svilupparsi e prendere forma con i fogli di alluminio che si dispiegano sul pavimento del palcoscenico. é un incalzarsi di immagini quasi bestiali che i danzatori riescono a creare : corpi nudi si avvolgono, si dispiegano senza tregua sulle note del musicista rock. Il suolo é il loro habitat naturale: infatti il linguaggio coreografico é basato principalmente sul lavoro e sul contatto con la terra, una scelta estetica che rafforza ancora di più l’impatto visivo della coreografia.

Tutta l’azione é pervasa da una veridicità che colpisce gli spettatori che non possono alla fine che applaudire. Una vera creazione, trascinante e piena di pathos ma soprattutto un ottimo test per la nuova avventura artistica di Wim Vandekeybus.

Parigi, Théâtre de la Ville 9 Giugno 2009

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